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“in colonia” Diamanti di Gould - La voliera !!!!
Era da parecchio tempo che rimuginavo l’idea di
costruire una voliera nell’ampia terrazza che circonda il mio locale di allevamento; ma ero stato sempre trattenuto dalla posizione esposta ai venti di
tramontana, che in inverno giungevano fortissimi, non trovando ostacoli nella pianeggiante
campagna sulla quale si affaccia la mia abitazione.
Il mio timore era, oltre al
problema del vento e della temperatura, che la voliera…….potesse prendere il
volo assieme agli uccelli che conteneva!!!! Occorreva costruire una struttura protettiva ben
ancorata e coibentata, così nell’estate 2009, con la collaborazione di un amico,
operaio ed allevatore, ho progettato e realizzato in pratica un nuovo locale
esterno di allevamento, capace di contenere una voliera abbastanza grande, ma
che lasciasse spazio per eventuali altri gabbioni.
La struttura è stata fissata bene ai muri, coperta
con pannello ondulato con all’interno materiale espanso, le pareti fino ad un
metro di altezza sempre con lo stesso tipo ma lisci,
mentre per la parte superiore (delle pareti) abbiamo utilizzato pannelli di policarbonato
alveolare, che avrebbero assicurato ottima luminosità al locale.
Prevedevo di
utilizzare la voliera per l’allevamento di alcune coppie di Agapornis, che
notoriamente possono essere allevati all’aperto. Ultimato il lavoro, ho
inserito 4 coppie di Roseicollis ed una di Fischer blu; tutte quante si sono
riprodotte durante l’inverno: 8 Roseicollis e 2 Fischer Blu.
Ma il mio “pallino” restava quello di sperimentare
l’allevamento “in colonia” dei Gould; così nella primavera del 2010, dopo avere
ceduto i pappagalli, ho acquistato da due allevatori che riproducono
esclusivamente in purezza 6 femmine e 5 maschi. Li ho inseriti nella voliera,
dove hanno mutato ottimamente, aiutati dal caldo estivo. Ad inizio settembre ho
collocato 7 nidi, che le femmine si sono affrettate ad ispezionare e, man mano,
ad occupare con i rispettivi compagni.
Al riguardo devo precisare che in
voliera è molto difficile individuare le coppie, di conseguenza non si può
pretendere di praticare la selezione; in
compenso, oltre allo spettacolo che questi meravigliosi uccelli offrono in
gruppo, si possono osservare comportamenti che nelle gabbie non sogni nemmeno;
riferisco tre episodi ai quali ho assistito.
- A fine stagione quando ho tolto i
nidi, in uno ho trovato 2 femmine che covavano fianco a fianco ognuna le
proprie uova.
- L’altro episodio è più eclatante: su un ramo un maschio era
occupato a corteggiare, “cantando e danzando”, una femmina, che mostrava di
gradire strofinando il becco sul ramo e piegando lateralmente la coda
; in un
attimo un altro maschio si precipita a volo sul primo scacciandolo e “coprendo”
immediatamente la femmina; terminato l’amplesso è volato via, subito è accorso
un altro maschio accolto anche lui. Certo questa Gouldina non si è comportata
da vera Lady………onorando il nome poco noto della sua specie di Diamante di Lady
Gould, attribuito per avere l’ornitologo John Gould, suo scopritore,
dedicato alla sua fedele e colta moglie
Elizabeth, morta giovanissima
. - I
Diamanti di Gould hanno l’abitudine di frequentare anche i nidi delle altre
coppie; nella voliera ne avevo inserito anche una di Golatagliata, i quali
deponevano e covavano le uova. Alla
prima deposizione è schiuso un uovo dal quale è nato…… un piccolo Gould
, che i genitori
adottivi hanno imbeccato regolarmente, anche dopo l’involo, portandolo a
svezzamento. Vedere il pullus inseguire i Golatagliata invocando l’imbeccata e
ricevendola prontamente era uno spettacolo che non mi sarei aspettato,
purtroppo non sono riuscito ad immortalarlo in una foto!! Episodi curiosi che
possono ammirarsi solo in voliera!!!!
I Diamanti di Gould hanno svezzato “in purezza” alla
prima deposizione 8 pulli; alcune coppie hanno avviato la seconda deposizione,
portando a schiusa le uova, una tre pulli l’altra due; ma nel frattempo la
temperatura di notte ha iniziato a scendere, così una mattina ho trovato i
piccoli di circa una settimana morti per ipotermia con il gozzo pieno, quindi per
evitare altri episodi del genere ho interrotto la riproduzione, togliendo i
nidi.
Durante questo periodo ho fornito abbondantemente
spighe di panico e pastone secco all’uovo, senza aggiunta di semi germinati.
Assieme ai Gould avevo inserito una coppia di
Diamanti codarossa, che in gabbia avevano deposto, senza covarle, solo uova
infeconde; questa volta hanno costruito un bel nido e covato assiduamente 3
uova, ma di queste, uno solo fecondo, non si è schiuso. Alla seconda
deposizione il maschio ha disfatto il nido e non hanno covato le uova deposte
sul fondo della cassetta.
Tutti soggetti hanno superato benissimo l’inverno,
durante il quale ho monitorato la temperatura, che è scesa all’interno della
struttura di notte al massimo a 7°, mentre all’aperto era a 5°; hanno
completato in circa tre mesi un ottima muta e mentre scrivo (8/7/2011) sono già
in estro.
Sulla base di questa prima esperienza mi sono convinto che questo metodo di
riproduzione deve avviarsi non più tardi del mese di luglio……quindi mi appresto
a farlo, rimandando, chi ha avuto la pazienza di leggermi, al prossimo
“diario”.
Finalmente........ popolata con gli splendidi colori dei Diamanti di Gould 


Eduardo Corsini (Pubblicato 25/02/2013 - aggiornato 31/03/2015)