LA RIPRODUZIONE CON "BALIE"
Le
“balie” adottate dalla quasi totalità degli allevatori sono i Passeri del
Giappone, insuperabili per adattabilità, docilità e
flessibilità al compito, basti pensare che coppie formate da soggetti dello stesso sesso possono portare ugualmente a termine lo svezzamento. Si sfrutta allo scopo il comportamento di questi uccelli che trascorrono la notte sempre nel nido. Sono animali molto sociali, per cui se un gruppo numeroso, non in fase riproduttiva, è ospitato in unica gabbia, la notte diversi soggetti possono trovare accoglienza in un solo nido, ammassati l'uno sull'altro.
Se si collocano due maschi (sono da preferire alle femmine) nella gabbia cova, andranno a dormire assieme nel nido; dopo un paio di giorni si pongono due uova finte; nel 90% dei casi si può essere sicuri che i due "compari" si alterneranno regolarmente nella cova anche di giorno; accertato che il loro comportamento é conforme alle nostre aspettative, è giunto il momento di sostituire le uova finte con quelle deposte dai Gould, che avevamo conservato. L'istinto parentale dei Passeri
é stato stimolato ed a schiusa avvenuta imbeccheranno fino allo
svezzamento i nidiacei, forse anche meglio di una coppia regolare.
Pochi utilizzano i Diamanti Mandarino, che difficilmente si prestano a questi "giochetti" dell'allevatore.
Per effettuare una rotazione delle uova dei Gould sotto le “balie”,
senza correre il rischio di perdere dei nidiacei per mancanza di coppie pronte
si deve:
formare le coppie, sia dei
Gould sia delle “balie”, in modo da far raggiungere la forma amorosa
approssimativamente nello stesso periodo;
disporre di un minimo di tre coppie di
“balie” per ogni coppia di Diamanti di Gould, naturalmente
è meglio quanto maggiore il numero. Il rapporto di 3 a 1 é indispensabile se si tengono poche coppie di Gould, quando sono più numerose si possono tenere un minor numero di "balie", potendole "giostrare" meglio;
Vi riferisco un metodo
che anni di eperienza mi hanno suggerito: se non dispongo di una coppia di
Passeri i cui tempi di deposizione sono vicini a quelli della coppia di Gould
della quale ho pronte le uova da mettere a covare, per non farle
"invecchiare" le affido provvisoriamente a balie già in fase avanzata
di cova, in attesa che una nuova coppia di Passeri inizia a deporre; a questo
punto le trasferisco a quest'ultima, che vedrà sì schiudere le uova dei Gould
prime dei tempi regolamentari, ma senza che ciò comporti problemi di imbecco.
quando la femmina del Diamante di Gould
inizia la deposizione, togliere man mano le uova e sostituirle con
quelle finte; le uova vanno conservate (per non più di 7/8 giorni) in un
contenitore rivestito d’ovatta, tenute a temperatura ambiente, in penombra e
“girate” almeno una volta al giorno. Lo scopo è per impedire che l'interno si attacchi al guscio, in natura quest'azione é svolta istintivamente dai genitori;
In
sostituzione dell’ovatta un’ottima soluzione è
quella di creare una base con del cartoncino al quale praticare dei buchi, del
diametro leggermente inferiore a quello delle uova, dove queste andranno
collocate con la punta acuta in basso; in questo caso non occorre
“girarle”, in questa posizione infatti il contenuto non si attacca al
guscio.
alla deposizione dell’ultimo uovo trasferirli
sotto la coppia di “balie” prescelta, che in linea di massima avrebbe
dovuto deporre nello stesso periodo; in ogni caso scarti di alcuni giorni non
influiscono sul risultato;
se la coppia di Gould alla quale sono state
trasferite le uova, non abbandona spontaneamente quelle finte, conviene
lasciarle, in modo che continueranno a covarle per circa 17/19 giorni, dopo
saranno loro a lasciarle per mancata schiusa; in questo modo si evita che la
femmina, come nella maggior parte dei casi, dopo 8/10 giorni inizi una nuova
deposizione, con il rischio di stressarla e sfalsare eccessivamente il ciclo
temporale naturale;
con le uova della nuova deposizione si
procederà come in precedenza affidandole ad un’altra coppia di “balie”;
a schiusa avvenuta
i Gould possono presentare uno dei seguenti comportamenti:
se
fin dall’inizio imbeccano regolarmente i pulli,
esistono buone probabilità che porteranno a termine il loro compito,
dimostrandosi quasi sempre alla pari dei Passeri del Giappone; molti allevatori
sostengono che, in questo caso, sono nettamente superiori ai Passeri del
Giappone ed i pulli allevati dai Gould mutano prima e meglio, sono più robusti
e sani; al riguardo però le opinioni sono contrastanti;
imbeccano
scarsamente, notandosi da subito che i nidiacei
crescono male; in questo caso si può tentare, nei primi giorni di aiutarli
integrando l’alimentazione dei genitori, con quella allo “stecco” (cliccare)
o passandoli a turno sotto qualche coppia di “balie” con pulli della
stessa età; spesso dopo i primi due o tre giorni, i genitori naturali iniziano
ad alimentarli regolarmente; interrompono
l’alimentazione dopo alcuni giorni (raramente dopo più
di una settimana), si cercherà di salvare i piccoli con le procedure elencate
al punto precedente;
i
Diamanti di Gould uccidono o buttano fuori del nido la prole
appena nata (generalmente è il maschio che si comporta in tal modo); se vengono
raccolti in tempo, scaldarli fornire loro una pappina tiepida (vedi nel pannello a dx, le procedure per
l’imbecco) per rinvigorirli e ricollocarli nel nido, dopo avere
allontanato il maschio, sperando che la femmina proceda all’imbeccano.
Per
quanto riguarda l’alimentazione in questo periodo rimandiamo al relativo
capitolo (cliccare).
Al 5° giorno di cova è possibile dalla speratura vedere i vasi sanguigni nelle uova feconde. Dopo circa 14 giorni le emozionanti fasi della nascita




Eduardo Corsini (pubblicato 13/02/2103 - aggiornato 30/03/2015)