LA RIPRODUZIONE IN VOLIERA
Questo tipo di allevamento consente di ottenere facilmente la
riproduzione “in purezza”, per una serie di motivi dei quali elenchiamo i più
importanti:
le coppie hanno la
possibilità di scegliersi, migliorando l’affiatamento, che stimola maggiormente
l’istinto riproduttivo;
anche nel caso che si opta per il metodo di introdurre
coppie formate precedentemente in gabbie singole, non è raro che si separino e
si riformino a loro piacimento;
nello spazio maggiore a disposizione, si sentono più sicuri;
il movimento di cui possono godere provoca l’accelerazione della
circolazione sanguigna, con benefici effetti sul metabolismo generale dei
soggetti;
i pulli rimangono imprintati nell’assistere all’imbecco delle
altre coppie, tanto che non è raro vedere i più grandicelli imbeccare i più
giovani (questo non avviene frequentemente in gabbia);
il risultato sarà che in
breve tempo si costituisce un ceppo di Gould che allevano quasi tutti “in
purezza”.
Oltre al vantaggio di non dovere ricorrere alla “balie” è quello di
ammirare in voliera lo spettacolo unico di un gruppo di coloratissimi Diamanti
di Gould, il bagno collettivo in un ampia vaschetta, la scelta del
nido e quella del partner, accompagnata da qualche innocuo litigio e rincorsa
al volo. Ma anche qualche scena alla quale è inimmaginabile assistere nelle
gabbie cova. Ne cito una alla quale ho assistito: un maschio corteggia
con il consueto “balletto” una femmina che mostra di gradire agitando la coda e
strofinando il becco sul ramo; ad un tratto piomba un altro maschio che
spingendo dal ramo il rivale, “salta” sulla femmina, che accetta la copula.
Dopo un attimo si presenta un altro maschietto al quale la femminuccia non
rifiuta ancora le sue “grazie”. Terminato l’amplesso di “gruppo”…… ognuno per
la sua strada!!!!!
Per Bacco!!! A pensare che i Gould sono comunemente considerati come
uccelli abbastanza fedeli!!!!
L’episodio precedentemente descritto è eclatante, ma non è raro che si
verifichi la deposizione di due femmine nello stesso nido e conseguente mutuo
allevamento dei pulli; in questo caso ci si pone la domanda saranno figli di
unico padre? In voliera è difficile seguire i movimenti dei vari soggetti, in
questo può facilitare l’anellamento di tutta la popolazione con anelli
amovibili diversamente colorati.
Con questi presupposti è impensabile praticare la selezione, per chi
nutre serie ambizioni espositive.
Praticare l’allevamento in voliera presuppone che si possa disporre di
uno spazio dove approntarne una di dimensioni adeguate al numero di soggetti da
contenere. Quelle minime che consiglio per collocare massimo 6 copie sono di mt.2 di frontale per mt.1,5 di
profondità e mt.1,7 di altezza; nel caso di un numero maggiore le misure devono
essere proporzionalmente aumentate. Potete vedere le foto relative alla costruzione della mia voliera cliccando.
I Diamanti di Gould sono uccelli pacifici, ma nel periodo riproduttivo
a volte si verifica qualche incruenta schermaglia per la conquista del nido,
che trasformandosi in una situazione di stress potrebbe comprometterne il
successo. Le dimensioni che ho indicato permettono sufficienti vie di
fuga, che consentono ad ogni coppia di potere convivere senza inconvenienti,
anche se i nidi distano fra loro qualche decina di centimetri. Sempre per lo
stesso motivo, un altro accorgimento sarà quello di metterne a disposizione
almeno due o tre in più delle coppie ospitate.
Per quanto ovvio, se la voliera è collocata all’aperto si dovrà coprire
il tetto e tre pareti, con materiale
coibentante, lasciando aperto solo il frontale, avendo cura inoltre che sia
riparata dalla pioggia, dai venti e da una forte insolazione. Se nella località
dove è ubicato l’allevamento la temperatura durante la notte scende, anche se raramente, al di sotto dei 9°
è consigliabile apporre anche una chiusura mobile sulla parete rimasta aperta. Nelle zone a clima particolarmente
rigido in inverno conviene spostare i soggetti all’interno, per ricollocarli
fuori all’inizio della primavera, prima della muta; in questa fase l’ampio
spazio di una voliera è l’ideale per consentire che il movimento favorisca
maggiore afflusso sanguigno al piumaggio in crescita. A fine giugno saranno
pronti per la riproduzione in ottima forma. Consiglio di non fare allevare
più di due covate, in modo che con l’inizio dei primi freddi i pulli, che i
Gould generalmente non coprono oltre i 10 giorni, non muoiano di
ipotermia.
Mi risulta che alcuni allevano all'aperto senza predisporre particolari accorgimenti per riparare dal freddo i loro soggetti, avendo constatato che i Diamanti di Gould "resistono bene" anche a temperature vicine allo 0°. Non
condivido questa filosofia: a mio parere inostri uccelli non dobbiamo
"farli resistere al freddo", ma predisporre un habitat confortevole.
Eduardo Corsini (pubblicato 25/02/2013 - aggiornato 31/03/2015)