LO SVEZZAMENTO
Le seguenti indicazioni valgono sia per i novelli allevati con le
“balie” che “in purezza” (*).
Quando si constata che si presentano perfettamente sviluppati e si nota che
mangiano da soli, anche se i genitori continuano a fornire loro qualche imbeccata,
è giunto il momento di svezzarli, in genere questo avviene a 45/50 giorni. Comunque anche in
questa situazione il consiglio migliore è quello di non avere fretta, specialmente per quelli allevati “in
purezza”.
I novelli svezzati andrebbero collocati in gabbioni di
almeno 1 metro
di lunghezza, con posatoi distanti l’uno dall’altro, dove volando possano
sviluppare meglio la muscolatura. La soluzione ideale è costituita dai “corridoi
di volo” che è possibile realizzare nelle batterie, togliendo i divisori
fra una gabbia e l’altra.
Per oltre un mese continuare a somministrare spighe di panico
e, due tre volta la settimana, piccole quantità di pastone
proteico, Non mancare inoltre di controllare il comportamento e lo stato di
salute dei nuovi arrivati, assicurandosi che si alimentino regolarmente e non
mostrano di soffrire dello svezzamento. A volte qualche novello soffre psicologicamente
dell’allontanamento e smette di alimentarsi: basta riporlo per qualche altro
giorno nella gabbia con i genitori ed il problema si risolve.
(*)
Per quelli in nati “in voliera” è preferibile lasciarli fino al termine della muta
e solo allora decidere se tenerli o cederli.

Eduardo Corsini
(pubblicato 26/02/2013 - aggiornato 01/04/2015)