LA MUTA
Con la muta, si chiude il
cerchio biologico, prima che ne inizi un nuovo, bisogna dara agli uccelli un periodo di riposo, come avviene in Natura. Riposo per gli uccelli
ed....... anche per l'allevatore
.
In relazione alla
temperatura dell'ambiente, i novelli già all'età di 50/70 giorni, iniziano
la prima muta che, come in altre specie, riguarda solo le piume,
mentre le remiganti e le timoniere (cosiddette "penne forti") saranno
sostituite per la prima volta l'anno successivo. Durante questo periodo, abbiamo il privilegio di assistere ad uno degli spettacoli più belli
della Natura, che si svolge nel nostro piccolo mondo ornitologico. I
giovani uccellini. collocati preferibilmente in voliere o gabbioni, iniziano a
rivestirsi progressivamente degli splendidi colori degli adulti: dopo il giallo
del ventre. appare l'azzurro del codione ed il viola del petto, la maschera di
norma è l’ultimo disegno a mutare, mentre il verde oliva del piumaggio opaco da
nido si trasforma in quello intenso e brillante dei soggetti adulti. Ci siamo
soffermati a descrivere quella dell’Ancestrale, in quanto si presenta nel modo
più appariscente.

Ho
da sempre accostato la colorazione dei giovani Gould alla fioritura primaverile
dei nostri campi, che vede il progressivo sbocciare di fiorellini gialli, viola....... ed il rosso dei papaveri.
La muta è un fenomeno
fisiologico che innesca una serie di reazioni ormonali che inibiscono
l’istinto riproduttivo e delle attività a questo connesse quale, nei
maschi la riduzione del canto e nelle femmine la deposizione. Si verifica la
vascolarizzazione della pelle, che stimola il follicolo ad una intensa attività
metabolica, con formazione di una nuova penna destinata, crescendo, a spingere
quella vecchia e corrosa, determinandone la caduta. L'ingente impegno
metabolico e la riduzione dell'abilità al volo, determinano nel volatile un normale
stato di leggera prostrazione e riduzione della vivacità, maggiormente
evidente se reduce dalla stagione riproduttiva. In ogni granivoro la muta può
essere momento particolarmente difficile che richiede particolari attenzioni,
soprattutto da un punto di vista alimentare ed ambientale.
Nei Gould in particolare,
la muta presenta un andamento più lungo che in altre specie comunemente
allevate, e può protrarsi anche per 3/4 mesi ed oltre. Non è infrequente
che nei soggetti delle ultime nidiate, con il sopraggiungere dei primi freddi, rimanga
incompleta, per essere ultimata l'anno successivo, senza che questo
comporti effetti negativi sulla maturazione sessuale e sulla qualità del
piumaggio. La muta degli adulti inizia dopo la separazione delle coppie,
con una durata legata alla all’andamento della temperatura.
Per fronteggiare lo
sforzo fisico che questo processo comporta, è utile somministrare un prodotto contenente tutte le sostanze
indispensabili alla ricostruzione del piumaggio. In commercio ne esistono di
ottimi, comunque è importante controllare che la composizione contenga: aminoacidí
(metionina, lysina, arginina, cistina, glutamina, tirosina, ecc.), che
intervengono nella biosintesi delle proteine; minerali ed oligoelementi (ferro, zinco, manganese, rame, cobalto, iodio, ecc.),
che intervengono direttamente nel diverso metabolismo della costituzione
della piuma; vitamine (A, D3, E, B1, B2, B6, B12, C, K3, acido pantotenato, acido nicotinico e biotina, una delle
vitamine più determinanti). che influenzano fortemente la crescita del
piumaggio.
Conviene iniziare la somministrazione
ancora prima che si presentino le prime avvisaglie di inizio muta, con una dose più massiccia, come prescritto nella confezione per 7 giorni, sospendere per
due settimane e ripetere fino al termine, riducendo la dose a metà muta. Ripetere per tutto il periodo con la cadenza sopradescritta.
Inoltre fornire una volta a settimana la "miscela proteica" (vedi capitolo "alimentazione"), senza
esagerare nella quantità per non trovare al termine di questa fase i soggetti
ingrassati. Per ottenere un piumaggio più brillante, settimanalmente mettere a
disposizione del niger, in un contenitore separato, nella misura di un quarto di
cucchiaino da caffè per soggetto.
Giornalmente non deve mancare il bagno; il
cui recipiente apposito deve essere collocato nella parte esterna della gabbia
per evitare che sul fondo ristagni l'umidità derivante dagli immancabili
schizzi, rimuovendolo al termine per impedire che gli uccelli possano bere
acqua contaminata da polvere e residui vari.
Eduardo Corsini (pubblicato 27/02/2013 - aggiornato 02/04/2015)