IL FENOTIPO DEL DIAMANTE DI GOULD DALL’ANCESTRALE ALLE
FORME MUTATE
Come abbiamo visto nella parte I°
e II° di questo lavoro, l’allevamento amatoriale del Diamante di Gould,
rispetto a quello di altre specie, non presenta eccessive difficoltà. Anche gli
allevatori che vogliono cimentarsi nelle mostre si trovano avvantaggiati dal
fatto che il disegno e le cromie, che ne fanno uno degli uccelli più belli del
mondo, sono ben definiti ed individuabili; di conseguenza il compito
dell’allevatore nel selezionare i migliori soggetti è abbastanza agevole;
inoltre le mutazioni riguardano solo il colore, mai la struttura del corpo o
delle piume.
Per fortuna nessuno allevatore si è sognato finora di creare razze
di Gould “gobbi” o “arricciati”; spero che questo non avvenga mai, sarebbe un
oltraggio ad una delle più belle creature della Natura………sono disposto ad
accettare qualche……“mugugno” da parte degli allevatori di “forma e
posizione”……ma ognuno la pensa come vuole e sono abituato a dirlo senza remore!!!!
Non ho illustrato il fenotipo con
la foto di un unico Diamante di Gould, infatti sarebbe stato impossibile reperirne una
dove un soggetto si esprimesse “eccellente” sotto tutti gli aspetti. Ho
preferito illustrare le varie parti del corpo scegliendole e “ritagliandole” dalle foto di soggetti diversi.
Nel capitolo “Standard” utilizzerò invece disegni che illustrano lo stereotipo del Gould,
secondo i massimi canoni dell’eccellenza; desidero precisare che sono stati tratti dalla pubblicazione della FOI e colorati con Photoshop.
Desidero sottolineare che le
descrizioni riportate in questo capitolo, si integrano con
l’argomento “Standard d’eccellenza”, pertanto consiglio di
riferirsi anche a questo. Per facilitare i lettori, dove occorre ho predisposto
il collegamento semplicemente cliccando.
L’Ancestrale
Le mutazioni e le combinazioni fra mutazioni
Eduardo Corsini (pubblicato 05/09/2013 - aggiornato 09/04/2015)