IL DIAMANTE DI GOULD PETTO
BIANCO
La mutazione Petto Bianco fu la
prima a manifestarsi in cattività; apparve nell’allevamento del Sig.Bernicoat
in Sud Africa nel 1965 per diffondersi rapidamente in tutto il mondo. La
limitata consanguineità iniziale che ne derivò, permise di ottenere soggetti
resistenti e di buona taglia quanto gli Ancestrali.
Ricordiamo che, nella forma Ancestrale, il
colore viola del petto è determinato dalla presenza di feomelanina e dalla
struttura particolare delle piume (effetto diffrattivo), di conseguenza il
gene mutante “Petto Bianco” ha la funzione di inibire la totale sintesi della
feomelanina. Il risultato è quello di un soggetto dal
petto bianco candido, che contrasta piacevolmente con i colori delle altre
parti del corpo (foto n.1).
Alcuni allevatori sostengono che la bellezza dell’Ancestrale
non trova rivali nelle mutazioni; non si può dare loro torto, ma ritengo che,
se l’effetto mutante mantiene la particolarità di continuare ad esaltare il
contrastante cromatismo del nostro esotico australiano, il risultato visivo è
altrettanto eclatante: in questo caso il bianco candido, il giallo, il rosso,
il celeste ed il verde.
Un soggetto Petto bianco non
presenta, oltre alla mancanza del viola, diversità sostanziali dagli altri
colori descritti per l’Ancestrale. Solo
la maschera dei testa rossa e gialla, si presenta più luminosa (foto 2), il colore del
ventre vira in una tonalità giallo chiaro, per l’eliminazione di tracce di
feomelanina, che le attribuivano una gradazione leggermente ocre; la regione anale,
priva delle sfumature feo, è decisamente bianca (foto 3).
A volte il fattore mutante “Petto
Bianco” agisce in maniera incompleta; di conseguenza il petto non si presenterà
bianco candido, un difetto che snatura di molto la caratteristica dei questo fenotipo.
L’eredità genetica della
mutazione Petto Bianco è del tipo recessivo autosomica (o libera).
Criteri selettivi
Nella scelta dei soggetti, destinati
a formare le coppie, attenersi agli stessi criteri enunciati per l’Ancestrale,
tranne ovviamente nella valutazione del “petto” per il quale si dovranno
privilegiare quelli con il bianco assolutamente “pulito” (senza alcun residuo
feomelanico). Allo scopo è preferibile l’accoppiamento fra omozigoti della
stessa mutazione, che presentano la massima tipicità di questa zona del
piumaggio.
La mutazione in questione è una
di quelle dove l’accoppiamento prolungato in omozigosi, generalmente non
pregiudica le qualità della discendenza. Comunque nel caso che si noti lo
scadimento nella brillantezza dei colori o di altri elementi, si possono
introdurre, a scopo compensativo, nel ceppo ottimi soggetti Ancestrali
omozigoti oppure portatori della mutazione, utilizzando indifferentemente i due sessi; se
qualche soggetto ottenuto si presenta con il petto “inquinato” procedere alla
“pulizia” accoppiandolo in omozigosi.
Previsioni di nascita
1) PB x PB = 100% PB maschi & femmine
2) PB x A o viceversa = 100% A/PB maschi & femmine
3) A x A/PB
o viceversa = 50% A maschi & femmine +
50% A/PB maschi & femmine
4) A/PB x A/PB = 25% PB maschi & femmine + 50% A/PB maschi & femmine + 25% A maschi & femmine
Nell'accoppiamento sub 2) si otterranno tutti Ancestrali portatori, quindi non occorre testarli; mentre in quelli sub 3) e 4) è necessario testarli per individuare i portatori.
Le percentuali indicate sono
teoriche, frutto di rilevazioni statistiche su grandi numeri. Si
evincere che utilizzando portatori di entrambi i sessi, si ottiene uno numero scarso di soggetti mutati e quelli
della forma nominale nella maggior parte non sono di buona qualità.
Simbologia:
A = Ancestrale; PB = Petto bianco; segno / = portatore.