Il Diamante
di Gould Pastello singolo fattore
Nella mutazione in argomento la
eumelanina subisce un abbattimento medio del 50%, in un range che varia in relazione del pigmento sintetizzato
da soggetto a soggetto. Di conseguenza si presenterà una gamma fenotipica
variabile delle parti del piumaggio interessate da questo pigmento.
Le tonalità di colore che variano,
rispetto all’Ancestrale, riguardano la maschera
del testa nera che si presenta grigio scuro uniforme (Foto n.4), mentre in quelle dei
testa rossa e testa arancio, l’effetto mutante rende il colore
leggermente più brillante, per la minore presenza di eumelanina nel sottopiuma. Il dorso e le ali (Foto n.1 e 2), la zona dove la tonalità di colore varia maggiormente da
soggetto a soggetto, si presentano di
un verde più spento (comunemente detto “appastellato”). Il filetto, la gola, le timoniere e la coda dal nero dell’Ancestrale virano in
grigio scuro. La minore carica eumelanica influenza anche l’effetto diffrattivo
in quelle parti, collarino e copritrici
caudali, che nella forma nominale sono azzurro brillante, facendo loro
assumere una tonalità leggermente più chiara. Per la stessa ragione il codione subisce uno schiarimento,
presentandosi turchese chiaro (Foto n.5). Le altri
parti del piumaggio interessate dai lipocromi e dalla feomelanina, non
subiscono modifiche.
Il
Diamante di Gould Pastello (doppio fattore)
Nei soggetti Pastello doppio
fattore l’abbattimento della eumelanina è più marcato aggirandosi il residuo intorno al 25% di quello presente nella forma nominale.
Le differenze con i soggetti eterozigoti
interessano la maschera che assume colore
grigio chiaro nella varietà a testa nera, sia nel maschio che nella
femmina, mentre nelle varietà testa
rossa e testa arancio la tonalità sarà ancora più brillante che nel singolo
fattore. Il dorso e ali si schiariscono
in giallo verdastro (Foto n.7 e 8); filetto, gola, timoniere e coda
si presentano di un grigio chiaro, in entrambi i sessi (Foto n.6). L’ulteriore riduzione
della carica eumelanica influisce ancora di più sull’effetto diffrattivo, per
cui il collarino assume un colore
turchese nel maschio, più chiaro e sfumato nella femmina. Le coprici caudali ed il codione
nel maschio sono turchese biancastro (Foto n.6), addirittura biancastre nella femmina. Le altre parti del piumaggio, essendo
interessate solo dai lipocromi e dalla feomelanina, non si differenziano dalla varietà
ancestrale.
Criteri selettivi e
previsioni di nascita
Nel selezionare la mutazione Pastello si utilizzeranno sia i SF che i DF, scegliendo quelli nei quali l’abbattimento
dell’eumelanina è contenuto entro limiti che consentono di porre comunque in
risalto le cromie del Gould; si dovranno pertanto privilegiare quelli con
la massima ossidazione possibile del pigmento eumelanico, rapportato al
fatto che trattasi di un singolo o di un doppio fattore. La percentuale di
riduzione dell’eumelanina varia da soggetto a soggetto, in relazione al
patrimonio genetico posseduto; di conseguenza i diversi soggetti si presenteranno
con un ampia gamma fenotipica nelle parti del piumaggio interessate da questo
pigmento.
Nella selezione dei singolo
fattore vanno scartati quelli che presentano il dorso con zone “marmorizzate”
dovute al residuo eumelanico distribuito in maniera non uniforme ma a “macchia
di leopardo”, condizione antiestetica grave. Privilegiare viceversa quelli che
si discostano meno dalla tonalità verde scuro della forma nominale, che si
riveleranno anche i migliori soggetti per ottenere dei buoni doppio fattore.
La maschera (dei testa nera), il
filetto, le remiganti e le timoniere non devono mai presentarsi eccessivamente
depigmentate: la giusta tonalità è definita “grigio topo” nei soggetti
singolo fattore e più chiara nel doppio. La gola è la zona dove è più agevole
valutare il grado di saturazione dei pigmenti eumelanici, mentre è inutile
riferirsi alle penne lunghe, giacché sono quelle dove più incide la riduzione
dei pigmenti.
1) PP
x PP = 100% maschi PP & femmine PY
2) AP x
PY =
25% maschi PP & 25%
AP, 25% femmine PY & 25% A
3) A
x PY = 50% maschi 50% AP, 25% femmine PY & 25% A
4) AP x A = 25% maschi
AP & 25% A , 25% femmine
PY & 25% A
5) PP
x A = 50% maschi AP, 50% femmine PY
Simbologia:
A = Ancestrale omozigote, AP = Pastello singolo
fattore (solo maschi), PP = Pastello
(doppio fattore maschi), PY = Pastello (femmine)
Note - Le percentuali indicate sono teoriche, frutto di
rilevazioni statistiche su grandi numeri.
Fino ad un decennio fa la
mutazione Pastello era considerata “difficile”, sia per robustezza, che per difficoltà
che si incontravano nel selezionare buoni soggetti. Oggi la situazione è cambiata,
grazie all’impegno dei suoi allevatori, i Pastello non sono inferiori alle
altre mutazioni in termine di salute; anche la taglia, il piumaggio ed il
colore sono molto migliorati. Non mancano anche i Pastello ottimi riproduttori
in “purezza”.
Dall’esperienza maturata in
questi anni si sono dedotte le seguenti regole di selezione.
L’accoppiamento Pastello per
Pastello (sub
1) è quello che consente di ottenere il 100% di mutati, ma è da sconsigliare, per gli scarsi
risultati che si ottengono in termini di disegno, colore e piumaggio, ma anche perché
amplifica la tendenza alla riduzione della taglia, che caratterizza questa
mutazione.
L’incrocio consigliato, in
termini numerici ma anche qualitativi, è
quello fra coppie formate da maschi Pastello S.F. per femmina Pastello (sub 2),
dalle quali generalmente vengono generati buoni soggetti sia Pastello S.F. che
omozigoti d’ambo i sessi; invece le femmine ancestrali ottenute in genere
scarseggiano nella brillantezza della colorazione.
In ogni modo ai Pastello S.F. risultato
del precedente accoppiamento sono da preferire i nati da Pastello per
Ancestrale (sub
5) oppure da Ancestrale per Pastello (sub 3), dotati di una carica
eumelanica più intensa da trasmettere alla discendenza; anche in questi casi le
femmine Ancestrali, nella maggior parte dei casi, sono di scarso valore.