Prima di iniziare a parlare delle nuove mutazioni allo studio e non ancora riconosciute ufficialmente a livello FOI o COM, preferisco elencare qualche caso, in premessa definito "disfunsione", che nulla ha in comune con "mutazione genetica", anche se agisce sul fenotipo.
Uno di questi, non proprio raro che si verifica nei
Gould, è l’ipermelanismo:
l’organismo produce una quantità eccessiva di melanina rispetto alla norma, che
si manifesta principalmente nelle zone di elezione, a volte debordando. Le
cause del fenomeno non sono state ancora chiarite con certezza, ma l’ipotesi
prevalente è da ricercare in uno squilibrio dell’ipofisi che produce in eccesso
l’ormone melanizzante MSH (Melanocyte Stimulating Hormone).
Come si può osservare nella (Foto n.10 & 11) (All.Frascerra) la maschera del soggetto
si presenta nera ed estesa come un cappuccio, il petto per la presenza di
tracce di melanina vira dal viola al blu scuro; il soggetto dopo la muta si è trasformato
in un normale testa rossa.
In quello dell'allevatore Carluccio (Foto n.1 & 2) l’ipermelanizzazione si è
manifestata in maniera uniforme e regolare, tanto da
presentare un bel “cappuccio” ed un petto nero che si stacca senza sbavature dal
ventre. Al Campionato Italiano del
2004 a Bari ha ottenuto 88 punti. I soggetti non standardizzati vengono
iscritti nella categoria “Nuove mutazioni allo studio” ed in genere chi li
esamina li dichiara “non giudicabili” apponendo al massimo una nota di
opinione.
In quella occasione ho
interpellato il giudice (De Flaviis) che mi ha risposto di avere ritenuto
opportuno assegnare un punteggio per premiare la bellezza del soggetto, comunque restava dell’opinione che non si trattasse di una mutazione. A
conferma dopo la muta dell’anno successivo anche questo Gould è rientrato nella
norma ed ha generato prole normale. Ben diversa sarebbe stata la situazione se l'ipermelanismo fosse dipeso da una mutazione genica, che avrebbe interessato i geni deputati alla biosintesi melanica. Questo fenomeno è già presente nel Diamante mandarino e nel Becco d'argento, identificata come mutazione "Ventre scuro"; nel primo a carattere dominante nel secondo autosomico recessivo. Sarebbe auspicabile che si possa verificare anche nel Gould, perchè ritengo che ci offrirebbe soggetti molto accattivanti da ammirare.
Un altro caso di apparente
mutazione potete osservarlo nelle (Foto n.3 & 4); dove il
novello presenta delle “barrature” sulle copritrici e sulle timoniere. Si tratta di un’anomalia
nella deposizione della melanina, che può bloccarsi soprattutto in un uccello, le cui piume forti (timoniere e remiganti) ne presentano una grande quantità alle estremità, per cui
la base ovviamente è più chiara.
Questa
particolarità si presenta come una fascia trasversale
chiara, da cui il nome “ali barrate”. Alla prima muta la particolarità è scomparsa.


Nelle foto foto n.12 & 13 sono ritratti dei novelli, degli stessi genitori dei "barrati", che presentano sotto il becco delle
“fave”, per cui l’allevatore ha pensato alla possibile nascita di “favati”, anche in questo caso la
peculiarità è scomparsa con la prima muta.
Il fenomeno è presente nei cardellini, dove la caccia alle nuove mutazioni (con finalità economiche) si è estesa nell'ultimo decennio, tanto da annoverarne una quantità, ancora non ben definita, che hanno raggiunto quotazioni impensabili.
Per darVi un idea delle dimensioni che ha raggiunto il fenomeno cito un episodio significativo accaduto nel 2012, del quale hanno parlato anche le cronache giornalistiche e Striscia la Notizia. Nel napoletano ad un possessore di un cardellino bianco é stata offerto il prezzo di €.50.000 che é stato rifiutato. Dopo non molto tempo il soggetto è stato rubato, nel corso di una rapina a mano armata, nell'abitazione del proprietario. In quelle zone la cattura illegale e con metodi crudeli dei cardellini, ha alimentato su vasta scala il commercio della criminalità, tanto da prendere il nome di "Gomorra del Cardellino".
Il termine "favato" é sinomino di "pezzato" o "parzialmente acianico",, quindi cercherò di definire nel modo più sintetico possibile il fenomeno "dell'acianismo".

"L'acianismo" è una mutazione quantitativa che determina la perdita totale o parziale di pigmenti melanici, provocando l'apparizione di pezzature sul piumaggio. Questa può apparire all'improvviso da una coppia di soggetti ancestrali; continuando ad accoppiare la figliolanza fra loro le depigmentazioni del piumaggio tendono ad estendersi progressivamente.
I soggetti acianici non posso essere standardizzati in quanto non presentano un fenotipo stabile. Peraltro a volte è possibile ammirare soggetti veramente belli per la regolarità delle pezzatura e per il contrasto dei colori, come nel Diamante pappagallo raffigurato a fianco.
Nella foto n.14 un caso di Diamanti di Gould pezzato.
Ho voluto, con questi esempi
pratici, richiamare l’attenzione dei neofiti di non crearsi facili illusioni
all’apparire di “novità” nel proprio allevamento; nello stesso tempo mettere in
guardia da qualche persona scorretta che potrebbe approfittare e richiederne un
prezzo maggiorato rispetto al valore di un normale soggetto, come il Gould "violetto" la cui foto n.15 ho trovato su Internet, che mi "puzza" tanto.........di photoshop
.........ma non voglio essere malpensante, potrebbe trattarsi di "fattore di scurimento", (presente già in altre specie) del quale, in Belgio ed Olanda, si parla abbia interessato anche il Diamante di Gould. Nelle specie dove è sicuramente presente, si è dimostrata una mutazione sessolegata, che si esprime in singola o doppia dose: ma al momento non ci sono dati certi.
Questo non deve indurre dal
trascurare e non approfondire casi di sospetta mutazione, che al contrario
potrebbero portare alla sua perdita; conviene consultarsi con allevatori e tecnici
esperti ed andare a fondo prima di chiudere il caso come “falso allarme”.
La "mutazione Bruno" sembra sia apparsa fin dagli anni sessanta, ma ha avuto scarso interesse fra gli allevatori di Gould, avvezzi ad ammirare il loro beniamino rivestito di colori eclatanti e contrastanti. Basti ricordare che all'ultimo Mondiale di Bari i Gould Ancestrali erano il 40% degli esposti, per constatare su quali ricade la preferenza degli allevatori.
Geneticamente sessolegata, blocca l'ossidazione delle emumelanine che saranno solo brune; mancando quelle nere necessarie a realizzare l'effetto rifrattivo in combinazione con i lipocromi del dorso che non sarà più verde, ma bruniccio. Il turchese (collarino e codione) risulta quasi assente; in quanto nelle zone di elezione è opera dell'effetto Tyndall, su fondo nero (eumelanina). Il viola del petto permane, in quanto la feomelanina rimane in gioco.
In Italia questa mutazione non mi risulta allevata, mentre lo è ancora in Olanda, anche se scarsamente. Sono riuscito a reperire solo la foto di una femmina su un sito di quel paese (Foto n.5).
Un caso del quale si
discuta da anni in Europa riguarda la supposta mutazione “Avorio” o “Verdemare” del Diamante di
Gould. Oggi grazie al certosino lavoro dell'allevatore Luciano Marzemin sembra che sia stata definitivamente fissata ed avviata verso una corretta selezione. Al riguardo ho recentemente pubblica un articolo su questo sito
nella rubrica “Magazine”, al qualo vi prego di fare riferimento per più ampi dettagli. (cliccare)
Un altro caso del quale negli
ultimi tempi si parla con insistenza è la mutazione "Testa Blu". Sembra che sia apparsa per la prima volta a Cuba, per diffondersi rapidamente anche in altri paesi, compreso il nostro, dove soggetti con le caratteristiche sono stati notati di recente. Anche questo
argomento è stato trattato sul "Magazine" di questo sito. (cliccare)
L’ultima mutazione riconosciuta prima a livello C.O.M. (Confederazione
Ornitologica Mondiale) e dal 2013 anche dalla F.O.I. è la “INO” che comprende la "Lutino e la combinazione Blu
Lutino" (comunemente, ma erroneamente, denominata “Albino”); al riguardo potete
leggere gli articoli pubblicati sul “Magazine”: il 1° del 16/09/2007, il 2° del 29/03/2013
Le nuove mutazioni recentemente apparse in Europa

da sx: "Verdemare" "Testa blu" "Lutino"
Pubblico
inoltre le foto inviatemi dall’allevatore cubano Juan Farrat, che da
alcuni
anni ha fissato la mutazione “Verdemare”, iniziando adesso ad accoppiarla in combinazione con la “Pastello”,
ottenendo dei bei soggetti dai colori molto delicati. Nel nostro
emisfero vigono regole che frenano gli allevatori da questo genere di
sperimentazioni, il cui risultato non permette di ottenere fenotipi
omogenei (anche se belli), indispensabili a potere definirne uno
standard. Una impostazione tecnica delle norme ornitologiche (che condivido) volta ad impedire abusi da parte di allevatori poco corretti.
Soggetti di Juan Farrat
(riporto il nome attribuito dall'allevatore)



Avorio maschio Verdemare SF diluito (maschio) Avorio pastello SF Avorio pastello SF (femmina ?)
Le nuove mutazioni assenti in Europa
Nei pannelli laterali ho
pubblicato alcune foto di mutazione non riconosciute, ma presenti in Europa.
Peraltro ritengo che merita di esserne segnalata una presente solo in Australia, da
diversi anni; denominata “Australian Yellow” ma anche “Australiana gialla
recessiva”.
Questa mutazione è apparsa la prima volta nel 1981 nell’aviario del Sig.
Don Crawford, che abitava sulla costa settentrionale del New South Wales. A lui si deve il merito di avere subito
individuato che si trattasse di una nuova, e lo sforzo sostenuto per diversi
anni, per fissarla e riprodurne un certo numero, indispensabile perché non si
perdesse ed anzi si espandesse.
Dal diario di
allevamento pubblicato dal Sig. Grawford ho tratto alcune interessanti
annotazioni.
La prima nidiata
formata da cinque soggetti, era nata da genitori Ancestrali, dei quali due hanno
attirato l’attenzione dell’allevatore perché di pelle più chiara e con i
tubercoli bianchi ai lati del becco, al posto dei soliti blu.
Nella stagione 1982 è riuscito a
riprodurre da una coppia quattro novelli,
due Ancestrali e due “Australian Yellow”, tutti da genitori che non gli risultava
fossero imparentati. In un altro nido sono nati novelli Ancestrali tutti con
una piccola macchia gialla sul retro della testa. La sua esperienza di
ex-allevatore di canarini gli suggerì che questa particolarità fosse indicativa
che potesse trattarsi di portatori di mutazione recessiva.
Alla fine della stagione ad una
riunione a Brisbane di allevatori di Gould, la nuova mutazione è stata per presentata
a Mr. Fidler (1).
Crawford ha constatato che mentre la sua mutazione si
presentava giallo puro (Foto n.8 & 9), in alcuni soggetti era presente un effetto screziatura
verdastra sulla schiena (Foto n.17). Al riguardo non ha trovato altra spiegazione, che trattarsi
di combinazione fra mutati “Australian yellow” e Blu, alla quale è stato dato il nome di "Blu Australian Yellow".
Dopo alterne vicende Grawford è riuscito
nel 1987 a racimolare una cinquantina di soggetti, fra mutati e portatori, dei
quali un piccolo numero ha ceduto ad altri allevatori. Partendo dai soggetti di questo fortunato
allevatore i mutati “Australian Yellow” si sono diffusi in tutto il continente,
da dove, per quanto mi risulta, non sono mai arrivati in Europa, ritengo per i
rigidi controlli adottati dal quel paese per l’esportazione del loro
coloratissimo volatile.
Riepilogando la mutazione “Australian Yellow”, a differenza
delle mutazioni Pastello e Lutino, che alleviamo anche in Italia, entrambi
geneticamente recessive sessolegate, è autosomica
recessiva; vale a dire che un soggetto
così mutato accoppiato ad un ancestrale genera solo figliolanza Ancestrale portatore di “Australian Yellow”. Questi a loro volta sarebbero distinguibili perché
presentano un bavaglino bianco sotto il mento o alcune piume gialle sulla parte
posteriore della testa. Sono riconoscibili anche in nido avendo le protuberanze
agli angoli del becco bianche, mentre negli altri sono blu iridescenti. Da adulti sono fenotipicamente simili ai mutati Lutino, anche loro sempre a petto bianco, ma il colore rosso degli occhi è assente.
La seguente tabella indica i risultati di accoppiamento:
- AY x AY = 100% AY
- AY x A = 100% A/AY
- AY x A/AY = 50% AY
50% A/AY
- A/AY x A = 50% AY
50% A
- A/AY x A/AY = 25% AY
50% A/AY 25% A
Leggenda: A = Ancestrale,
AY = “Austrlian Yellow”, A/AY =
Ancestrale “Australian Yellow”
___________________
(1) - Mr. Fidler, un ricco industriale inglese, ha scritto: "quando vidi per la prima volta i Gould, pensai che quegli uccelli si fosseo rotolati in un arcobaleno". In Australia questo parallelo ha indotto ad attribuire al nostro estridide il nome di "Raibow bird" (Uccello arcobaleno). Successivamente Fidler fondò una organizazione protezionistica del Diamamnte di Gould, con una donazione iniziale di $ 600.000