CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL
DIAMANTE DEL GOULD
L’incontro si è
svolto a Travagliato (BS), presso un locale adiacente al padiglione della
Rassegna 2012, dedicata al Diamante del Gould.
I giudici
presenti erano: De Flaviis, Del Villano, Ficeti, Moroni, Mortaruolo, Piccinini,
Pindozzi, Rigato e Valicelli che hanno discusso e valutato vari punti in
osservazione su aspetti fenotipici delle principali varietà.
Di seguito il
resoconto pubblicato a suo tempo sul sito della Foi.
Ancestrale
Testa Rossa (maschio)
La valutazione dei soggetti presi
in considerazione ha evidenziato in particolare i difetti che più frequentemente si
riscontrano nei soggetti presenti nei concorsi. Primo punto in
osservazione: colore del
dorso, che comprende le zone dalla nuca al groppone
compreso copritrici alari e remiganti. Deve essere di un verde intenso, brillante e
uniforme; una concentrazione di colore azzurro-blu in particolare su spalline è da
considerarsi gravissimo difetto, mentre le remiganti non completamente
verdi o addirittura decolorate vanno considerate difetto grave. Mentre una
sfumatura gialla nella zona della nuca è considerata come difetto accettabile.
Per
quanto riguarda il ventre sono da premiare i
soggetti con la massima
estensione e massima intensità di giallo. La maschera non deve presentare una riga nera in
corrispondenza dell’attaccatura della mandibola
superiore e nella femmina il disegno della chiusura della guancia, di colore nero,
deve essere netto. In fase di
giudizio è da considerare più grave l’attaccatura superiore nera del becco che uno scarso filetto, che all’effetto ottico rende la maschera più
grande. In ogni caso il filetto
deve avere un disegno regolare e non spezzato. Riguarda alla forma della testa questa deve assomigliare a un
trapezio, aperta sotto la gola,
appoggiata sulle spalle senza accennare la presenza del collo. Testa
e corpo insieme
devono assomigliare alla forma di una carota. Stesse cose valgono anche
per i fenotipi trattati di seguito.
Pastello
Testa Nera (maschio)
Il colore
del dorso deve essere di una tonalità verde-giallo pastello con
un’ottima concentrazione di melanina,
pertanto sono da preferirsi quei soggetti che sono indirizzati verso il verde e non
il giallo. Il colore deve essere il più uniforme possibile senza screziature; remiganti e
timoniere debbono avere la stessa intensità di colore e prive di orlature.
La testa
deve essere grigia il più intenso possibile e la stessa tonalità si deve ritrovare nella gola e nella coda.
L’azzurro del collarino e del sopracoda devono possedere la stessa tonalità di
colore e il più intensi possibile.
Il petto
deve essere il più intenso possibile e assolutamente privo di schiarimenti.
Blu Testa Crema (maschio)
Il colore del dorso deve essere di un blu brillante il
più uniforme possibile senza zone non
interessate alla colorazione.
Il colore della testa
deve essere crema, sono da preferirsi
quei soggetti che presentano la colorazione più intensa, è accettata una presenza di
attaccatura melanica nera sulla mandibola superiore del becco, a differenza
dell’ancestrale.
Il colore del ventre è bianco.
Petto
Bianco Testa Rossa (maschio)
Per il colore del dorso e il disegno
della testa si rimanda a quanto detto per l’ancestrale
testa rossa, tenere in considerazione il colore del
petto che deve essere di un
bianco candido, soffusioni rosa o azzurre sono un gravissimo difetto. Occorre anche
considerare l’ampiezza del petto.
Il colore della testa,
causa la mutazione,
diventa di un rosso più chiaro e brillante che nell’ancestrale e la stessa cosa avviene per
il giallo del ventre.
Lutino
Testa Nera (maschio) e in combinazione
In questa
“nuova” varietà occorre che la mutazione si presenti in
tutta la sua evidenza
ed in particolare nella sua caratteristica principale: la conservazione
di una forte carica
del residuo melanico dovuto alla sola presenza della eumelanina bruna. Quindi ci
vuole molta attenzione nel riconoscimento di un Lutino
da un Lutino
Pastello o Petto Bianco.
Il colore della gola per il Lutino si evidenzia con un netto colore
ruggine dovuto per l’appunto alla
eumelanina bruna; per il Lutino in
combinazione (Pastello o Petto Bianco) lo stesso colore deve risultare
biancastro. Mentre per il Lutino il colore del collarino
e del sopracoda deve essere azzurro,
per il soggetto combinato di cui sopra, lo stesso deve risultare biancastro.
Il colore dell’occhio del lutino deve essere sempre
rosso, visibile ancor meglio in
controluce.
Altra piccola sfumatura che differenziano i
due fenotipi è il colore
in generale che per il Lutino risulta più limpido e più brillante.
Attualmente si è
deciso di standardizzare la mutazione Lutino solo nell’ancestrale nei tre colori
delle teste: rossa, arancione e nera mentre con la mutazione Blu con i colori delle
teste crema (rossa-arancione) e nera, per evitare problemi di riconoscimento
dei fenotipi visto le minime differenze che si hanno da combinazioni con
altre mutazioni come pastello, petto bianco.
NOTA
– La riunione si è svolta nel 2012; da allora l’allevamento del Lutino si è incrementato.
Questo ha dato la
possibilità di approfondire gli studi sulla sua genetica in eterozigosi ed in
combinazione, con la mutazione Blu e Pastello.
Peraltro ancora oggi non è
inequivocabilmente assodato che i Lutino testa rossa che si vedono in giro siano frutto di
crossing-over oppure se trattasi di
meticciamento con la Pastello. Al riguardo Vi rimando alla lettura dell’articolo
pubblicato su questo sito (cliccare).
Mi permetto di
aggiungere che la formulazione della voce “Lutino” non è formulata con
la massima chiarezza per fugare dubbi, come ritengo che era intenzione degli
estensori.
19 settembre 2014 Eduardo Corsini