March 27, 2023 Register Login 
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CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL DIAMANTE DEL GOULD


   L’incontro si è svolto a Travagliato (BS), presso un locale adiacente al padiglione della Rassegna 2012, dedicata al Diamante del Gould.

   I giudici presenti erano: De Flaviis, Del Villano, Ficeti, Moroni, Mortaruolo, Piccinini, Pindozzi, Rigato e Valicelli che hanno discusso e valutato vari punti in osservazione su aspetti fenotipici delle principali varietà.

   Di seguito il resoconto pubblicato a suo tempo sul sito della Foi.


Ancestrale Testa Rossa
(maschio)

   La valutazione dei soggetti presi in considerazione ha evidenziato in particolare i difetti che più frequentemente si riscontrano nei soggetti presenti nei concorsi. Primo punto in osservazione: colore del dorso, che comprende le zone dalla nuca al groppone compreso copritrici alari e remiganti. Deve essere di un verde intenso, brillante e uniforme; una concentrazione di colore azzurro-blu in particolare su spalline è da considerarsi gravissimo difetto, mentre le remiganti non completamente verdi o addirittura decolorate vanno considerate difetto grave. Mentre una sfumatura gialla nella zona della nuca è considerata come difetto accettabile.

   Per quanto riguarda il ventre sono da premiare i soggetti con la massima estensione e massima intensità di giallo. La maschera non deve presentare una riga nera in corrispondenza dell’attaccatura della mandibola superiore e nella femmina il disegno della chiusura della guancia, di colore nero, deve essere netto. In fase di giudizio è da considerare più grave l’attaccatura superiore nera del becco che uno scarso filetto, che all’effetto ottico rende la maschera più grande. In ogni caso il filetto deve avere un disegno regolare e non spezzato. Riguarda alla forma della testa questa deve assomigliare a un trapezio, aperta sotto la gola, appoggiata sulle spalle senza accennare la presenza del collo. Testa e corpo insieme devono assomigliare alla forma di una carota. Stesse cose valgono anche per i fenotipi trattati di seguito.


Pastello Testa Nera (maschio)


   Il colore del dorso deve essere di una tonalità verde-giallo pastello con un’ottima concentrazione di melanina, pertanto sono da preferirsi quei soggetti che sono indirizzati verso il verde e non il giallo. Il colore deve essere il più uniforme possibile senza screziature; remiganti e timoniere debbono avere la stessa intensità di colore e prive di orlature.

   La testa deve essere grigia il più intenso possibile e la stessa tonalità si deve ritrovare nella gola e nella coda. L’azzurro del collarino e del sopracoda devono possedere la stessa tonalità di colore e il più intensi possibile.

   Il petto deve essere il più intenso possibile e assolutamente privo di schiarimenti.


Blu Testa Crema (maschio)


  Il colore del dorso deve essere di un blu brillante il più uniforme possibile senza zone non interessate alla colorazione.

   Il colore della testa deve essere crema, sono da preferirsi quei soggetti che presentano la colorazione più intensa, è accettata una presenza di attaccatura melanica nera sulla mandibola superiore del becco, a differenza dell’ancestrale.

   Il colore del ventre è bianco.


Petto Bianco Testa Rossa (maschio)


   Per il colore del dorso e il disegno della testa si rimanda a quanto detto per l’ancestrale testa rossa, tenere in considerazione il colore del petto che deve essere di un bianco candido, soffusioni rosa o azzurre sono un gravissimo difetto. Occorre anche considerare l’ampiezza del petto.

   Il colore della testa, causa la mutazione, diventa di un rosso più chiaro e brillante che nell’ancestrale e la stessa cosa avviene per il giallo del ventre.



Lutino Testa Nera (maschio) e in combinazione

 

   In questa “nuova” varietà occorre che la mutazione si presenti in tutta la sua evidenza ed in particolare nella sua caratteristica principale: la conservazione di una forte carica del residuo melanico dovuto alla sola presenza della eumelanina bruna. Quindi ci vuole molta attenzione nel riconoscimento di un Lutino da un Lutino Pastello o Petto Bianco.

   Il colore della gola per il Lutino si evidenzia con un netto colore ruggine dovuto per l’appunto alla eumelanina bruna; per il Lutino in combinazione (Pastello o Petto Bianco) lo stesso colore deve risultare biancastro. Mentre per il Lutino il colore del collarino e del sopracoda deve essere azzurro, per il soggetto combinato di cui sopra, lo stesso deve risultare biancastro.

    Il colore dell’occhio del lutino deve essere sempre rosso, visibile ancor meglio in controluce.

   Altra piccola sfumatura che differenziano i due fenotipi è il colore in generale che per il Lutino risulta più limpido e più brillante.

   Attualmente si è deciso di standardizzare la mutazione Lutino solo nell’ancestrale nei tre colori delle teste: rossa, arancione e nera mentre con la mutazione Blu con i colori delle teste crema (rossa-arancione) e nera, per evitare problemi di riconoscimento dei fenotipi visto le minime differenze che si hanno da combinazioni con altre mutazioni come pastello, petto bianco.




NOTA La riunione si è svolta nel 2012; da allora l’allevamento del Lutino si è incrementato. Questo ha dato la possibilità di approfondire gli studi sulla sua genetica in eterozigosi ed in combinazione, con la mutazione Blu e Pastello.

   Peraltro ancora oggi non è inequivocabilmente assodato che i Lutino testa rossa che si vedono in giro siano frutto di crossing-over oppure  se trattasi di meticciamento con la Pastello. Al riguardo Vi rimando alla lettura dell’articolo pubblicato su questo sito (cliccare).

   Mi permetto di aggiungere che la formulazione della voce “Lutino” non è formulata con la massima chiarezza per fugare dubbi, come ritengo che era intenzione degli estensori.


19  settembre 2014                                                                                 Eduardo Corsini                     

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