Stagione 2014/15
Dopo avere
ceduto tutti gli Spinus, mi sono accinto ad iniziare la nuova stagione
dedicandomi esclusivamente ai Diamanti di Gould, con l’intenzione di dare nuovo
impulso alla selezione. Nel mese di
agosto mi sono rivolto ad un giovane veterinario aviare della mia città, per
effettuare il controllo pre-cova. Non è risultata la presenza di agenti
patogeni di rilievo: solo qualche parassita della prima parte dell’apparato
digerente, che non influiva sullo condizioni apparenti di salute degli uccelli
ma, nel corso della riproduzione, avrebbe potuto accrescere i casi di
mortalità embrionale e dei nidiacei prima dello svezzamento. Ho somministrato
le medicine prescritte e dopo successivamente Nekton Q e Nekton E, quest’ultimo come
preparazione alle cove.
Come primo
obiettivo mi sono posto quello del miglioramento della mutazione Blu P/B tn,
attraverso accoppiamenti con i Petto bianco tn portatori di Blu, realizzati la
scorsa stagione. Ho predisposto 3 coppie.
Inoltre ho
programmato di acquistare alla Specialistica di Lanciano, di fine settembre,
alcuni soggetti per rinsanguare i mie Ancestrali tr, nonché qualche nuova
mutazione.
Ho
acquistato 9 soggetti: 1 coppia di
Ancestrali tr; 1 formata da un PSF P/B
tg x femmina Pastello P/B tg; 1 coppia Petto bianco tr; 1 PSF tr x Pastello tr. Ho preferito acquistare i
componenti di ciascuna coppia da allevatori diversi per evitare consanguineità.
Infine un bel Blu Pastello P/B tr, che aveva realizzato 90 punti, con
l’obiettivo di accoppiarlo con una delle mie femmine P/B tn portatrici di Blu.
Rientrato a
Lecce ho separato maschi da femmine, ho raccolto le feci, che ho portato al
veterinario per effettuare le analisi. Le femmine sono risultate esenti da
qualsiasi presenza patogena, mentre nelle feci dei maschi erano presenti pochi
protozoi. Ho praticato il trattamento prescrittomi, a seguire Nekton Q e Nekton
E.
Durante il
predetto trattamento ho collocato 7 coppie formate da soggetti del mio
allevamento, incluse le 3 coppie Blu P/B x Petto bianco/Blu, cui ho fatto cenno
sopra. Anche se era mia intenzione tentare la riproduzione in purezza, ho formato 4 coppie di Passeri, da utilizzare in caso di emergenza.
A fine
ottobre è iniziata la deposizione sia dei Gould che dei Passeri. Il 4/11 sono
stato colpito da infarto e ricoverato d’urgenza. Tutto si è risolto bene e dopo
una degenza di una settimana sono rientrato a casa.
Durante la
mia assenza al cibo ha provveduto la mia compagna, ma certo non alle altre incombenze
connesse alla riproduzione. Nella mia prima visita all’allevamento ho trovato tutte
le coppie che avevano iniziato a deporre l’avevano completata (da 5 a 6 uova) e
covato regolarmente, tanto che una buona percentuale erano feconde.
Nei giorni
successivi le mie condizioni di salute hanno iniziato a peggiorare nuovamente,
tanto che l’11/11 sono stato costretto ad un nuovo ricovero (questa volta di
circa 15 giorni).
Mi sono
reso conto che non avrei potuto dedicarmi all’allevamento, così ho preso la
dolorosa decisione di toglierlo con urgenza
. Ho incaricato un allevatore, che
stava per recarsi a Reggio, di venderne una ventina, mentre l’amico Mimmo
Frascerra si è offerto gentilmente di gestire le coppie in riproduzione e le uova in corso di schiusa, che ha affidato ai suoi Passeri, sotto i quali, su 14 feconde, se ne sono schiuse 13. Delle 12
coppie, dopo solo qualche giorno di ambientamento, molte hanno iniziato le
nuove deposizioni.
Mentre scrivo
Mimmo mi ha dettagliatamente informato dell'andamento della riproduzione, che trascrivo, riservandomi di aggiornarlo periodicamente.
Su 12 coppie solo 2 non hanno deposto; uova deposte n.101; feconde 56 (55%); schiuse n.46 (82% su feconde); deceduti prima dello svezzamento n.11 (23% su nati); svezzati n.11; da svezzare n.24; uova in cova feconde n.10.
Nonostante le peripezie, anche se allevati per……”procura”, mi posso ritenermi soddisfatto dei miei Gould.
Questo accresce il rimpianto di non avere potuto dedicarmi alla fase
riproduttiva.
I medici continuano a
consigliarmi di moderare gli sforzi
, ma adesso che mi sento meglio, la voglia
di riprendere ad allevare, magari pochi soggetti, si fa sempre più forte: la
nostra è una “malattia” più inguaribile dell’infarto
, che oggi per fortuna, con le moderne
tecniche mini invasive, si supera abbastanza facilmente
.
29 gennaio 2015