IL FATTORE DI RIDUZIONE DEI LIPOCROMI NEL GOULD VERDEMARE
di Juan Farrat
Acanda & Gil Reyes
Diliam - Allevatori cubani
Come avviene
sempre, ogni volta che trattiamo un argomento si entra in polemica con altri allevatori del Diamante di Gould, ma è proprio questo che
consente la corretta interpretazione della sua genetica.
Il fattore di riduzione
dei lipocromi ha la stesso
comportamento ereditario di quello delle melanine, ma naturalmente agisce sui processi di formazione di quei pigmenti.
Questo tipo di gene è
apparso in diverse parti del
mondo, soprattutto perché la sua
origine è la stessa ed è nota
come “Verdemare”, in altre specie è indicato come “Avorio”.
Il fattore di riduzione dei lipocromi (Verdemare) è il risultato di Crossing
Over con il fattore di riduzione delle melanine; cercheremo di illustrare graficamente come nascono i Gould Verdemare.
Gene Ancestrale
dei lipocromi: (Al) (1)
Gene di
diluizione dei lipocromi: (Dl)
Per questo, useremo,
per il fattore di
riduzione dei lipocromi la medesima sequenza genetica del processo che consente
la distribuzione dei lipocromi su
tutto il corpo dell’uccello.
Questo fattore,
libero e autosomico, sarà controllato dal fattore di
riduzione dei lipocromi, che si svolge in due fasi. Utilizzeremo questa sequenza per la necessità
di rappresentare graficamente i risultati intermedi
e quelli di totale riduzione dei lipocromi (del tutto
simili a quelli di riduzione progressiva delle melanine).
Quindi
il simbolo che rappresenta (i
lipocromi del corpo) lo indichiamo: (Lcoo) (2)
Così
come conosciamo il comportamento del gene delle melanine nell’Ancestrale, lo utilizzeremo in quanto ne
abbiamo bisogno ora e in seguito,
quando il fattore di riduzione dei lipocromi si ricombina
con il fattore di riduzione delle melanine; questo principalmente
per dimostrare che due processi possono interagire insieme.
Come
nascono questi Verdemare
in tanti paesi diversi? Avviene quando il gene della diluzione delle melanine
interagisce con il gene dei lipocromi dell’Ancestrale
In primo luogo
prendiamo in considerazione un maschio Ancestrale considerando tutti i processi menzionati
(per ora senza toccare il petto)
(Am)
(Al) x
(Lcoo) (Mmoo)
---------------------------------- (Vedi Foto n.1)
(Am) (Al) x (Lcoo) (Mmoo) (3)
Quindi
si introduce in questo Gould il fattore di
riduzione delle melanine, la sequenza sarà rappresentata
così:
(Dm) (Al) x (Lcoo) (Mm-o)
--------------------------------- (Vedi Foto n.2)
(Am) (Al) x (Lcoo) (Mmoo) (4)
Successivamente,
in mezzo a tante ricombinazioni
genetiche, possiamo ottenere un crossing-over tra la il gene preposto alla
diluzione della melanina ed i geni dell’Ancestrale di
diluizione dei lipocromi (qualcosa
di simile accade nella mutazione Lutino
quando i processi che regolano le
melanine della maschera si ricombinano
con quelli deputati a regolare i lipocromi della maschera).
Otteniamo
da questa nuova sequenza
genetica uno Verdemare 1°
fattore di diluizione, che sarà così rappresentato:
(Am) (Al) x (Lcoo)
(Mmoo)
----------------------------------- (Vedi Foto n.3)
(Am) (Dl) x
(Lc-o) (Mmoo) (5)
Quindi
delle varianti genetiche di un Verdemare più diluito,
possiamo ottenere due o tre fasi di espressione del fenotipo, che
saranno così rappresentati:
1^ fase (Dl)
x (Lc--) (Mmoo)
------------------------------ (6)
(Al) x
(Lcoo) (Mmoo)
2^ fase (Dl)
x (Lc--) (Mmoo)
------------------------------ (7)
(Al) x (Lc-o)
(Mmoo)
3^ fase (Dl) x
(Lc--) (Mmoo)
----------------------------- (8)
(Dl) x
(Lc-o) (Mmoo)
Tutto
dipende dalle variazioni ereditarie che si verificano per quanto riguarda la
sequenza genetica dei lipocromi del corpo (Lc-o). Questo è lo stesso
comportamento della sequenza di melanizzazione del dorso quando è regolato dal
gene di diluizione. (Nel prossimo articolo pubblicheremo le foto di queste varianti).
Come si vede sono tutti maschi.
Una prima serie di diluizione delle femmine è rappresentata come segue:
(Dl) x (Lc-o) (Mmoo) (9)
----------------------------- (Vedi Foto n.4)
Y x
(Lcoo) (Mmoo)
Quindi
per avere una migliore idea di questo
processo, possiamo rappresentare geneticamente il nostro lavoro quando combiniamo la
diluizione del gene deputato
alla formazione dei lipocromi, con quello della diluizione delle melanine.
Quando
abbiamo mostrato le foto dei Verdemare sui quali ha agito il gene di diluizione dei lipocromi e quello di diluizione delle melanine, in realtà non ci
siamo accorti di non avere capito che senza una
spiegazione logica nessuno avrebbe
compreso cosa stava osservando.
Quindi
conoscendo già la rappresentazione
grafica di un Ancestrale, a dorso verde e di un Verdemare, basta osservare il
formidabile maschio testa rossa, petto malva,
Veremare, Pastello SF che abbiamo pubblicato su Facebook:
(Dm) (Sl) x (Lcoo)
(Mn-o) (Fp-o) (Mp-o) (10)
--------------------------------------------------- (Vedi Foto n.5)
(Am) (Dl)
x (Lc-o) (Mmoo) (Fpoo) (Mpoo)
Se
vogliamo rappresentare in
formula uno dei suoi figli Verdemare testa rossa, petto bianco,
pastello giallo:
(Dm) (Al) x (Lcoo) (Mn-o)
(Fp--) (Mp--)
------------------------------------------------- (Vedi Foto n.6)
(Am) (Dl) x (Lc-o) (Mmoo)
(Fp--) Mp--)
Qui
non abbiamo mostrato ancora il processo di formazione delle maschere, che per
adesso tralasciamo.
Per quanto riguarda
nelle femmine Verdemare, la diluizione dipende da due geni, quello che agisce sulle melanine e l’altro che presiede
a quella dei lipocromi. Si tratta di geni autosomici progressivi, che possono
dare diverse sfumature di femmine
pastello (?) Verdemare
Facciamo due esempi di
femmine Verdemare Pastello (con diluizione dei lipocromi più quella delle
melanine).
(Dm) (Dl) x (Lc- o) (Mm-o) (Fp-o) (Mp-o)
-------------------------------------------------------- (Vedi Foto n.7)
Y
x (Lcoo) (Mmoo) (Fpoo) (Mpoo)
Si
tratta di una femmina Verdemare di
prima generazione, a raffronto a una
femmina diluita di sole melanine. Osservare gli effetti del gene Verdemare sul mantello, dove il verde, giallo e blu sfuma in diverse gradazioni.
Ma
se una femmina eredita due geni di diluizione, uno di melanine e l’altro di lipocromi,
il piumaggio del dorso si presenterà quasi come
un singolo fattore blu. Possibile osservare nella foto (Foto n.8) ancora
la presenza di carotene nel becco e nella maschera, inoltre si può apprezzare la presenza
di doppio lipocromo sul dorso.
La variante del fenotipo, sarà rappresentato
in formula come di seguito:
(Dm) (Dl) x (Lc--)
(Mm--) (Fp--) (Mp--)
----------------------------------------------------- (Vedi Foto n.8)
Y x
(Lcoo) (Mmoo) (Fpoo) (Mmoo)
Possibili altre ancora, che per il momento non rappresentiamo.
Come
conclusione finale, si può affermare che il gene di diluizione dei lipocromi
gradualmente crea nell’uccello uno sfondo blu, simile alla mutazione blu
recessiva, ma come sappiamo la mutazione blu recessiva inibisce completamente
il processo di formazione dei lipocromi. Entrambe le mutazioni hanno molto in comune e la loro differenza può essere individuata dalla diluizione intermedia dei
lipocromi, che rendendo la Verdemare simile alla
Blu ma più accattivante.
Inoltre la mutazione Verdemare e la Blu è possibile identificale già nel nido, esempio:
il colore delle uova è bianco (sia nella Verdemare che nella blu); il colore del tuorlo è giallo tenue; i pulli hanno il palato bianco;
i carotenoidi sono assenti; in questa fase entrambi le mutazioni presentano il colore
della pelle rosato; i pulli iniziano a mostrare le differenze nel becco, zampe
e unghia a partire dal nono giorno dalla nascita.
Nei novelli
Verdemare si iniziano a vedere piccole
sfumature di carotene, che hanno la
possibilità di estrinsecarsi con una alimentazione che ne sia ricca. I novelli Verdemare sintetizzano il 50% di carotene più dei novelli blu
recessivo, dove il fegato ne impedisce la sintesi completa.
Come sempre scriviamo questo articolo per dare risposte alla nostra curiosità e per tutti gli amici allevatori del
Diamante di Gould.