Emilio
De Flaviis ha introdotto l’argomento mutazioni, citando un frase
di Jacques
Monod (1) : “Le mutazioni
avvengono per caso ma sopravvivono per necessità”.
Il Diamante di Gould ci offre, a
parte il polimorfismo dell’Ancestrale, attraverso diversi fenotipi frutto di
mutazione, di spaziare in un mondo, a volte dai colori accesi a volte
dalle tinte tenui ed eleganti, ma contrastanti.
Attualmente le mutazioni
riconosciute sono, in ordine di
apparizione (Foto n.2):
·
Petto bianco > con allelica la Petto chiaro
·
Blu
·
Pastello
·
Lutino
·
Avorio
·
Bruno
In molti paesi esteri (ricordiamo
fra tutti Cuba) attraverso le combinazioni sono stati ottenuti soggetti
bellissimi ed interessanti sotto l’aspetto genetico (Foto n.3). E’ auspicabile che anche in Italia
questa possibilità possa risultare da stimolo, affinchè gli allevatori si
aprano all’allevamento di nuove ed interessanti mutazioni e combinazioni, che
offrono inoltre la possibilità di costituire un accrescimento culturale
ornitologico. Non è da sottovalutare inoltre, in questo periodo di crisi,
l’aspetto economico, che tanti altri paesi non nascondono di
apprezzare.
Ha citato l’esempio dell’Avorio,
per il quale sono scesi a comprare alcuni allevatori del Nord Europa, pagandoli
200 euro a soggetto; aspettiamoci che il prossimo anno, dopo averli riprodotti,
li venderanno agli italiani, come minimo allo stesso prezzo. Eppure questa
mutazione “girava” da tanti anni nei nostri allevamenti, senza che fosse
riconosciuta come tale (Foto n.5). Ha concluso l’argomento invitando, all’apparizione di
qualsiasi differenza nel fenotipo, a consultarsi con gli esperti del Club.
Il relatore ha precisato che non
riteneva necessario soffermarsi sugli aspetti generali del fenomeno mutazione,
in quanto l’uditorio era costituito prevalentemente da esperti, preferendo soffermarsi
sulle ultime mutazioni.
Con la mutazione
Lutino si è accresciuto l’interesse per il Gould. La recente apparizione negli
allevamenti ed anche nelle mostre di “Lutino testa bianca” ha acceso da
tempo una discussione fra lo stesso Emilio De Flaviis e Sergio Lucarini, sulla
genetica di questo fenotipo.
· De Flaviis sostiene che si tratti di una
combinazione fra Lutino e Petto bianco.
La presenza del fattore Petto bianco elimina del tutto la feomelanina che,
oltre che essere presente in forma massiccia nel petto, è presente in misura
minima nella maschera del Lutino, determinandone la tipica colorazione
“camoscio”; il solo fattore Lutino, a suo parere, non è sufficiente ad
eliminarla, mentre questo si ottiene con
l’interazione fra le due suddette mutazioni.
· Lucarini sostiene che si tratti invece di
combinazione di Lutino per Pastello (Petto bianco?)
La questione è ancora allo studio; comunque si tratta di una bella mutazione, dove il bianco della maschera
prosegue fino al petto, offrendo un magnifico contrasto con il giallo.
Anche la mutazione “Bruno”,
sesso legata, presente in Italia solo con alcuni soggetti, potrebbe riservare
piacevoli sorprese (Foto n.4).
Ha affrontato quindi l’argomento “Mutazione
“Avorio”, riconosciuta dal Club, ma non ancora da FOI e COM. Il fattore lascia
inalterati i pigmenti neri, agendo solo
sui lipocromi, tendendo in tal modo alla massima riduzione del giallo. Di
conseguenza la maschera nel maschio si presenterà di un colore intermedio fra quella
dell’Ancestrale e quella del Blu t/c. Il ventre dovrebbe presentarsi quasi
bianco.



Raffronti da sx: Maschera Blu, Avorio, Ancestrale - Dorso Avorio, Blu, Ancestrale - Ventre Blu, Ancestrale, Avorio
La combinazione dell’Avorio con la
Blu non ha senso in quanto agendo sullo stesso pigmento, finisce con il
determinare una colorazione grigiastra più che avorio.
La combinazione di Avorio e Petto
bianco, a suo parere è quella nel quale
si esprime meglio il fattore avorio, risultandone un uccello molto bello (Foto n.6).
La selezione degli Avorio deve
essere indirizzato ad ottenere soggetti piccolini, dal piumaggio intenso, che
consente la massima espressione dell’effetto “Tyndall”.
A proposito della moda del “gigantismo”, in auge da alcuni anni,
come principale pregio dei soggetti, si è riservato di
approfondirla più avanti.
Prima del coffee break ha risposto
ad alcuni quesiti posti dai presenti.
Ø
Per massima saturazione si intende non solo
quella ottenuta con la quantità di pigmento presente, ma anche con sua
omogenea distribuzione.
Ø
La differenza fra disegno è colore è semplice;
per il primo si intende il perimetro entro il quale è presente il colore.
Ø La preparazione alle mostre è importante, un
soggetto deve mostrarsi tranquillo, perché abituato alla gabbia da esposizione
ed al “movimento” nei suoi pressi; bisogna controllare attentamente il
soggetto, per evitare che si presenti con unghia lunghe (che possono essere opportunamente accorciate) o zampe scagliose, che
possono essere migliorate, applicando per alcuni giorni antecedenti alla mostre
dell'olio di oliva o un’apposita pomata, reperibile in commercio. Sono difetti che possono
comportare a volte anche solo un punto di penalizzazione, sufficiente peraltro
a perdere una posizione.
Ø Collocare giornalmente il bagno.
Ø
Le mutazioni alleliche sono allocate nello
stesso cromosoma. Se si accoppiano due mutati affetti da mutazioni alleliche,
la discendenza tutta presenterà la mutazione di quella che fra le due è
dominante; non nasceranno soggetti ancestrali.
Dopo l’intervallo, durante il quale
i presenti hanno molto gradito al buffet, quanto messo a disposizione dal Club,
il relatore ha affrontato l’argomento delle Categorie predisposte per la
prossima Specialistica di settembre.
Premesso che negli ultimi anni è
prevalsa la moda, in campo internazionale, di considerare il “gigantismo”
come principale pregio dei soggetti; quest’obiettivo però è stato raggiunto a
scapito del “colore" uno dei maggiori pregi
del DdG” (un ascoltatore ha aggiunto: "sembra anche all’uso di
testosterone!"). Se per ipotesi pesiamo un Gould di taglia ragguardevole, dal piumaggio
brinato, ed uno più piccolo, ma dal piumaggio intenso, sicuramente li troveremo
pressappoco dello spesso peso.
Il piumaggio brinato rende il
colore più spento, quindi abituiamoci a preferire un Gould di ottimo colore ad
uno di taglia maggiore……..prima o poi la moda del "gigantismo" passerà.
La maggiore taglia si deve ottenere
puntando sull’ossatura dell’uccello (attraverso selezione ed apporto di calcio nell’alimentazione), che deve esprimersi
con un blocco testa-collo-spalle indispensabile per ottenere la forma a “carota” richiesta dallo standard.
Ha proseguito sottolineando l’altro
aspetto negativo dell’allevamento del Gould in Italia, dove da troppo tempo è rimasto concentrato su
quello dell’Ancestrale e di altre poche mutazioni classiche; basti pensare che
alla Specialistica dello scorso anno alla presensa di 1170 soggetti, corrispondeva oltre il 45% di ancestrali. Inoltre troppi anni sono passati prima che la FOI decidesse di riconoscere. dopo la COM, la Lutino.
Ad una mostra Specialistica
costituita dalla metà di Ancestrali, (a
distanza la mutazione Petto bianco con il 18%); si può immaginare che noia per
il visitatore, ma anche per gli esperti che vorrebbero saziarsi gli occhi di
novità.
Per contrastare queste due tendenze
negative il Club del Diamante di Gould ha deciso di intervenire energicamente per
indirizzare gli allevatori verso nuovi obiettivi selettivi. Ricordiamoci che
uno dei compiti dei Clubs di Specializzazione è proprio questo, oltre a
promuovere la diffusione della specie che rappresenta.
Si è mosso con due provvedimenti
che entreranno in vigore con la prossima Specialistica:
v
modifica della scheda di giudizio;
v
nuovo elenco delle categorie ammesse a concorso.
Per contrastare la tendenza al
“gigantismo” è stato deciso di
modificare l’attribuzione dei punti, riducendo di cinque punti la voce
“struttura” trasferendoli al “colore” (Foto n.7). Non si dovrà parlare più di taglia ma di
“struttura”.
Per scuotere gli allevatori
italiani, che sembra si siano adagiati nell’allevamento degli Ancestrali e di
poche altre mutazioni classiche, si è intervenuti, in maniera incisiva sulle
categorie.
La modifica più innovativa riguarda
la categoria Pastello e tutte le relative combinazioni dove è stata abolita la
distinzione fra singolo e doppio fattore, come avviene in campo COM. Sono state ampliate le categorie a concorso alle nuove mutazioni e relative combinazioni.
Inoltre, per una migliore
strutturazione delle classifiche, nell’elenco delle categorie a concorso sono
stati individuati 4 settori (cliccare per visionare il nuovo elenco delle Categorie):
v
Ancestrali, nelle tre forme polimorfiche
v
Mutazioni
v
Combinazioni di doppie mutazioni
v
Combinazioni di triple mutazioni
L’accorpamento del PSF con il
doppio fattore ha suscitato le maggiori polemiche. Alcuni allevatori presenti hanno
obiettato di avere già selezionato per la prossima specialistica numerosi
“singoli fattori”, di conseguenza si trovano con soggetti che dovranno
concorrere insieme ai “doppi fattori”.
Molti hanno proposto di mettere in
atto il provvedimento nella Specialistica 2016, limitandosi a preannunciarla,
in modo di dare tempo agli allevatori di organizzare preventivamente le proprie
strategie riproduttive.
De Flaviis ha sottolineato
che sono presenti nei nostri allevamenti tanti ottimi PSF (Foto n.8), che non devono
temere di competere con i Pastello (DF). Ha aggiunto anche l’intenzione del
Club di escludere nel giro di 3/4 anni il PSF dalle competizioni
Specialistiche. Comunque il PSF dovrà essere ancora allevato e ben selezionato, in quanto per ottenere dei buoni Pastello omozigote è necessario l'utilizzo dei loro eterozigoti.
___________________________________________
(1)
Jacques
Lucien Monod, nato nel 1910 a Parigi e morto nel 1976 è stato un biologo e
filosofo francese, vincitore del Premio Nobel per la medicina nel 1965. Fra i
suoi numerosi libri “Il caso e la necessità” pubblicato nel
1970, illustra le conseguenze filosofiche delle ultime scoperte della biologia
molecolare e della genetica in una prospettiva totalmente nuova del rapporto
tra il caso e la necessità sotto il profilo ornitologico.