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26/05/2015
Gent.mo
Eduardo,
In merito al tuo scritto sul Diamante di Gould, concordo perfettamente
su quanto hai scritto per quanto riguarda il discorso Pastello. Non si possono
cambiare le carte quando si gioca, ma siccome fretta non ce n'è, si devono
cambiare l'anno dopo. Oltretutto essendo gli aspetti fenotipici così diversi io
li manterrei sicuramente tutti e due.
Ci sono tante mutazioni assai meno
distinguibili e logiche in giro. Per quanto riguarda le nuove mutazioni è
certamente un errore precipitarsi a riconoscerle a meno che i discorsi siano
diversi; la tecnica qui non c'entra niente. Per il termine verde mare, dato che
ci troviamo di fronte ad una mutazione avorio perché non chiamarla cosi invece
di un nome di fantasia che non corrisponde neanche tanto al fenotipo
dell'uccello. Abbiamo delle denominazioni legate alla genetica che sono sempre
i nomi migliori per logica. Mi chiedo: ci pesa tanto mettercene un po' della
nostra?
E per finire, dato che nel tuo scritto dici che lo standard del Gould
lo fai risalire a una vita fa (ai tempi di Emilio), vorrei ricordarti che la
passata CTN l'aveva rifatto corredandolo anche di schede e disegni distintivi
delle varie tipologie. Ed è l'ultimo ad essere attuale ed in possesso dei
giudici FOI. Così, giusto per ricordarlo e per amore della giustizia. Ed
aggiungerei, sia perché verità che per rispetto verso i miei colleghi Piccinini
e Caimi, validissimi componenti la precedente CTN, che anche gli standard del
lutino, sia FOI che OMJ, sono stati fatti sempre da noi.
Cordiali saluti.
Gianni
Risposta
email 27/05/2015
Caro Ficeti,
Ti ringrazio dell'attenzione che hai dedicato al mio scritto. Per quanto
riguarda lo Standard ho detto che la "STESURA" a suo tempo è
stata effettuata da Emilio, dove aveva introdotto due categorie per la
pastello. So benissimo che la CTN da Te presieduta ha provveduto alla
revisione, corredandola di scheda tecnica. Ho citato l'evento, parlando dello
Standard FOI, nella pagina "Cronistoria". Così come è merito vostro quello di avere fatto lo
Standard del Lutino.
Per quanto riguarda l’accorpamento della PSF con la
Pastello, preludio alla completa eliminazione dalle mostre; ritengo risponda a
criteri tecnici e logici. In nessuna specie a concorso è prevista una categoria
per i portatori. L’unica differenza con il Gould è che essendo una mutazione
semi dominante, presenta un fenotipo inequivocabilmente individuabile. Gli
allevatori saranno sempre costretti a produrre degli ottimo PSF, per potere
ottenere degli ottimi Pastello. Certo è più sbrigativo puntare sui PSF, che si
ottengono al primo passaggio, da esporre e conquistare un premio. Questo
ritengo che sia stata la causa dell’appiattimento su quel fenotipo, mentre
l’intenzione del Club è quello di spingere ad accettare sfide più difficili,
soprattutto in campo internazionale, con mutazioni trascurate (come la
Pastello) oppure nuove, come Lutino e Avorio e loro combinazioni.
Sono lieto di concordare pienamente con Te, riguardo
le nuove mutazioni, quando dici che “…..è certamente un errore precipitarsi a
riconoscerle”. Una mutazione in possesso di un solo allevatore, anche se
fra i migliori, e sconosciuta negli altri allevamenti, non può essere ammessa a
concorso, ma semplicemente iscritta nella categoria “Mutazioni allo studio”
(fuori concorso). Lo scorso anno a Lanciano difronte alla sicurezza con cui due
autorevoli tecnici hanno affermato che si trattava di nuova mutazione sono
rimasto perplesso, ma non mi sono sentito di replicare. Con il tempo le mie
perplessità sono aumentate e le ritengo solo frutto di una decisione
affrettata e poco ponderata.
Spero di incontrarTi a Fossacesie e Ti saluto
cordialmente
Eduardo Corsini
Email
29/05/2015
Gent.mo
Eduardo,
Senza alcuno spirito polemico desidero esprimere un mio pensiero circa il
Diamante di lady Gould nelle mostre.
I miei più di cinquanta anni di iscrizione alla FOI con RNA 7139
hanno fatto si che ho visto passare molta acqua sotto i ponti.
Decenni fa questi uccellini gareggiavano nella categoria esotici di
piccola taglia. Dato il loro forte fascino cromatico sovente vincevano. Però
siccome gareggiavano insieme maschi e femmine nove volte su dieci facevano
punteggi superiori i maschi delle femmine, che poverette la natura aveva fatto
meno colorate dei loro consorti e quindi davano meno impatto emotivo in chi le
giudicava. Poi vennero i petto bianco. Facevano moda, pertanto un buon
petto bianco vinceva su un ottimo ancestrale. Poi sempre più mutazioni alcune
delle quali diciamocelo chiaramente brutte rispetto ai colori che la natura ha
prodotto in millenni di selezione. Gould bianchi? Si chiamino con tutta la
terminologia tecnica possibile, per me sono l'esempio di quali limiti possa
raggiungere la valorizzazione, senza motivo, di nuove mutazioni.
Personalmente osservo che decenni fa i cataloghi delle mostre avevano due
pagine, oggi sono dei volumetti. Alcuni uccelli
che in passato erano considerati difettosi e bastardi sono diventate nuove
razze. Mi domando: non è il caso di fermarsi un attimo e riflettere?
Lancio una provocazione. Personalmente farei quattro categorie e basta così
suddivise:
1) Maschi ancestrali
2) Femmine ancestrali
3) Maschi mutati
4) Femmine mutate
Per gli stamm è evidente che devono essere della stessa varietà e sesso.
L'esperienza mi ha dimostrato, come succedeva nelle mostre canine a cui ho
partecipato per decenni, che giudici competenti erano in grado di produrre
classifiche corrette, fra razze diverse, nel "Best in show". Se
il giudice, e succede, non conosce cosa ha nelle gabbia anche se in essa si
mette una mela troveremmo ugualmente una scheda di valutazione.
Saluti cordiali Piergianni Amerio.
Risposta
del 16/05/2015
Caro
Piergianni,
Ritengo
che il motivo per il quale le nostre opinioni divergono, trovano il loro fondamento,
su due concetti diversi fra il Gould presente ancora in Natura e quello da noi
allevato. Noi allevatori non dobbiamo avere l’obiettivo di riprodurre soggetti
del tutto simili ai secondi, che non potranno mai essere reinseriti, perché
ormai decisamente “domestici”; questo compito spetta ad apposite organizzazioni
scientifiche.
Le
finalità dell’Ornitologia sono quelle di permettere agli allevatori di
riprodurre soggetti magari migliori sotto il profilo estetico del selvatico,
pur rispettandone i canoni generali. Un discorso a parte riguarda certe razze
di “forma e posizione”, ma questo fortunatamente esula dal tema Diamante di
Gould.
Non
Ti sarà certamente sfuggito che per quelli che definisci “bianchi” lo Standard
prevede che i disegni ed i colori dell’Ancestrale devono comunque essere presenti, anche se in forma appena
accennata, per via dell’effetto della diluizione, fortemente influenzata
dall’interazione fra le tre mutazioni che la compongono: Blu, Pastello e Petto
bianco.
Anch’io
per motivo di età sono legato ai nostalgici ricordi del passato, forse per la
semplicità con cui si operava allora: “unica categoria per esotici di piccola
taglia”, successivamente “quattro categorie per i Gould”, ecc. Ma dobbiamo
rassegnarci a tutti i cambiamenti anche fuori del nostro ambito, migliori o peggiori rispetto al passato, (“ai
posteri l’ardua sentenza”). Accettare i cataloghi diventati volumetti ed l’ampliamento
delle categorie, purché motivati da corrette scelte tecniche.
Cordialmente
Eduardo Corsini
Ricevo dall'amico Juan Farrat e pubblico:
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10/6/2015
Es una buena
noticia que se este estudiando la forma de aceptar nuevas mutaciones . Cuando
se logre violar el gen que codifican las zonas del Gould , le puedo asegurar
que existirán envidiables variaciones nunca imaginadas .
Aquí el
primer Gould , que trabajare los Verdemar de Cabeza azules .
Saludos
Juan
__________
E'
una
buona notizia che state studiando
come rispondere alle nuove mutazioni.
Quando si consegue la violazione del gene
che codifica le varie aree del Gould, Ti posso assicurare che ci saranno variazioni eccezionali mai
immaginate.
Ecco la prima femmina Gould, con
la quale lavorerò per ottenere il
Verdemare testa blu.
Saluti
Giovanni

